Lamezia Terme: il Movimento Sociale - Fiamma Tricolore difende il diritto allo sciopero dei dipendenti dell'aeroporto

Nei miei anni di scuola(elementari, media, superiori e università) mi è stato insegnato il rispetto della Costituzione Italiana da seguire  quale base morale, materiale e di etica di vita senza ritagli o interpretazioni diverse da quelle scritte nei suoi vari articoli. Questa premessa è di prammatica per   censurare, politicamente,  il comportamento della SACAL SpA, gestore handling dell’aeroporto di Lamezia, per quella presa di posizione contro gli aderenti alla fase di sciopero, proclamata da una sigla sindacale, che potrà anche non essere confederale e firmataria, ma ha regolarmente seguito la procedura per effettuare l’azione di protesta contro una società che, a quanto sembra, non ha un rapporto  di collaborazione con i dipendenti, preferendo usare sistemi che non fanno certamente parte del DNA di questo modernismo corrente. Il tentativo fuori luogo di una  quasi “precettazione” di un intero turno, pur sapendo che non è facoltà aziendale procedere in tal senso,inoltre  la norma contrattuale stabilisce la presenza di un presidio minimo per dare assistenza all’utenza  per le ore di sciopero; la società ha invece inviato a circa venti persone una lettera di contestazione ufficiale pretendendo una risposta  dai dipendenti quale scusante per l’atto consumato, a cui ha fatto seguito il documento ufficiale riportato testualmente : “Le note di giustificazione fornite,di cui protocollo da n°14471/2016 a prot. n° 14470/2016, da prot.n° 14422/2016 a prot. 14430/2016, da n° 1441/2016° n° 14447/2016, n°14626/2016,n°14618, ai sensi del par.8 art.G40 CCNL vigente a la richiesta ivi contenuta di convocazione presso la scrivente azienda, ai sensi dell’art.7 della legge 300, al fine di fornire verbalmente giuste giustificazioni in merito all’accaduto;Pertanto, premesso e considerato quanto sopra richiamato, si comunica che le SS in indirizzo indicate, sono convocate presso la palazzina uffici direzionali SACAL – sala del Consiglio – giorno martedì 17 maggio p.v. alle ore 15.00 per l’audizione in merito al procedimento disciplinare in atto. Si precisa che le SS.VV, potranno avvalersi della presenza RSA/ dirigente sindacale esclusivamente e limitatamente, appartenenti le sigle firmatarie di CCNL e riconosciute presso la scrivente azienda.”Questa ultima parte  è una affermazione offensiva espressa gratuitamente su cui riflettere sui comportamenti societari.  Ghettizzazione sociale? Razzismo sindacale? Mi si risponda lo pretendo come esponente politico in rappresentanza del mio  partito,siamo nel terzo millennio, in quel 2016 foriero di notevoli cambiamenti in positivo ma che per la Calabria e un passo indietro ancor più negativo del passato; gli aeroporti della regione sono un esempio vergognosa d’incapacità e rilanciarsi e rilanciare l’economia, la cultura e il sociale collettivo. E’ innegabile che questo strano modo d’agire sia   il risultato emergente dal  comportamento dettato da un rapporto staccato tra vertice e la base, tenuto in piedi da un assolutismo di maniera che esula da ogni fattore di collaborazione messa in essere  per raggiungere  e consolidare un fine comune nella valenza socio-economica del trasporto aereo. La società  ha riempito di numeri la comunicazione,  senza tenere in alcun conto l’articolo 40 della Costituzione italiana e l’articolo 28 della carta dei diritti fondamentali dell’unione europea. Intendo ricordare,ancora una volta, a questa dirigenza che: L’adesione allo sciopero può essere fatta anche da lavoratori non associati a sigle sindacali o appartenenti ad altre sigle fuori dall’atto della protesta,(sciopero di solidarietà) nel rispetto delle norme sancite e riconosciute. Lo sciopero costituisce un diritto di libertà, il cui esercizio non può essere limitato nè può comportare alcuna sanzione da parte dell'ordinamento Egregi personaggi il  vostro  presunto “golpe”, è  fallito! Avete forse pensato di modificare la Costituzione? Inventando una diversa metodologia per reprimere le scelte e le legittime proteste del collettivo?Quel collettivo con cui il presidente non  ha voluto avere contatti diretti, come se il lavoratore rappresenti un veicolo infetto, portatore  di chissà quale male, da tenere in quarantena. Abbiamo appreso che L’Ente, ha ritirato le circa 20 lettere di contestazione, non basta, non si può dimenticare il fatto e la pericolosa  infrazione alle norme, la SACAL deve chiedere scusa pubblicamente ai suoi lavoratori. Il tutto è una vergognosa chiusura alla democrazia del lavoro e di rappresentatività, una formula di scelte  tendente ad  annullare, definitivamente, i rapporti con il sociale. Ripeto per l’ennesima volta, l’evidenza urgente di un rapido ricambio generazionale dei vertici, immettendo forze nuove con la voglia tangibile di rivalutare e far produrre attivamente  il sito aereo del Lamezia Terme.

Gianfranco Turino

Movimento Sociale – Fiamma Tricolore

 

Sezione Giorgio Almirante –Lamezia Terme

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