Il 14 luglio 2016 ricorre il quarantaseiesimo anniversario della Rivolta di Reggio Calabria.
Questo importante capitolo della storia reggina, sempre vivo nella mente di chi lo ha vissuto o
sentito narrare, da alcuni anni, è stato riconosciuto dagli storici come la più grande esperienza del popolo reggino che si è battuto eroicamente contro i soprusi della classe politica
dell’epoca.
Reggio Calabria, come l’intero mezzogiorno, viveva in una situazione di sfruttamento e di totale abbandono ; e il 14 luglio 1970 arrivò per il popolo reggino la proverbiale goccia che
fece traboccare il vaso.
I reggini quel giorni vedendo la propria città scippata della possibilità di essere il capoluogo della Calabria, e stanchi di subire ingiustizie da parte del governo centrale, che già con
la costruzione dell’Università della Calabria a Cosenza aveva generato malcontento tra la popolazione, insorse per rivendicare quel rispetto negato da quell’iniqua scelta politica che oltraggiò
la dignità dell’intera città.
I reggini che in quei giorni scendevano in strada a protestare, indipendentemente dalla loro fede politica, erano animati dalla voglia di riscatto e dallo spirito di difesa degli interessi della
propria città e accomunati dal grido “Boia chi Molla”; storico slogan adottato dal sindacalista della CISNAL Ciccio Franco.
Il governo Colombo, invece di ascoltare l’esigenze del popolo, si rese protagonista dell’evento scellerato della storia repubblicana: inviò i carri armati nella città di Reggio Calabria (cosa mai
vista in nessun Paese democratico).
Tuttavia il popolo reggino ha pagato (e paga ancora oggi) in modo caro e salato quell’atto di orgoglio; dato che i governi centrali, che si sono succeduti nel corso degli anni, hanno reso Reggio
Calabria la Cenerentola d’Italia e d’Europa costringendo i giovani, soprattutto le menti più brillanti, a lasciare la propria terra per andare costruirsi un futuro dignitoso lontano dalle loro
famiglie.
Il Movimento Sociale – Fiamma Tricolore, ancora oggi, continua a tenere viva la memoria della rivolta continuando a lottare sempre dalla parte della gente per il riscatto etico ed economico della
nostra città, continuando ancora oggi a vivere lo spirito della rivolta lottando senza tregua contro i nemici di Reggio, del meridione e dell’Italia!
BOIA CHI MOLLA!
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