Sacal S.p.A, Turino e Di Cello (MS -FT): "cercasi tecnico di settore competente in materia"

La SACAL SpA,g estore  handling dell’aeroporto di Lamezia, è, al momento, sulla carta, priva di direttore generale, in quanto il mandato del precedente è scaduto. Abbiamo detto sulla carta, perché, anche se in modo ufficioso, il precedente personaggio  continua a gestire e a gestirsi nell’incarico. Come mai? Forse la società  non ha un nome disposto a sedersi su di una poltrona che scotta? Oppure gli amici della politica di partito, mentori e tutori del decaduto, non si sono espressi per timore di incorrere  nell’opaco delle scelte? Vista la situazione qualche benpensante, in una sua logica ha inventato la pubblicazione di  un bando di concorso per la successione all’incarico di direttore generale della SACAL. Avrebbe potuto essere una innovazione, considerando che quella figura è, da sempre, appannaggio, come del resto lo scanno presidenziale, delle coalizioni vincenti alle varie tornate elettorali per la regione , nella cruda sostanza, si tratta  di nominativi di personaggi esclusivamente del capoluogo, ciò non è, da parte nostra, un tentativo di rigurgito campanilista, ma semplicemente una lampante costatazione dei fatti e della realtà.

Finiamola con l’ipocrisia coperta da una patina di buonismo legalitario, tutti capiscono perfettamente che quel bando di concorso è composto ad arte per  portare, con ogni probabilità,  nell’incarico “il vecchio e non il nuovo” tirato fuori da un cilindro magico come fosse nuovo di zecca. Ci sorge la ovvia domanda, dov’è l’innovazione? Purtroppo,ce lo si faccia dire a chiare note,oggi non basta un bando di concorso per cambiare il sistema  imperante nell’attuale ambiente SACAL.

  La logica sarebbe quella di un tecnico di settore, proveniente dal trasporto aereo, competente in materia con vere tendenze manageriali e una profonda capacità di contatti con le altre realtà del volo e dei collegamenti, invece dopo le scelte del “politichese” arrivano i bandi di concorso.

 

Le forze sindacali dove sono? Cosa fanno? Hanno abdicato lasciando mano libera ai vertici SACAL? Si sono forse trasformati nel traino della dirigenza dell’Ente? Finiamola con questa vergognosa complicità al nulla! Basta con le prese in giro coperte dal sorriso mellifluo di chi vorrebbe dimostrare, al contrario, di essere dalla parte del collettivo, dei lavoratori e del futuro della struttura. A livello politico non abbiamo mai avuto un periodo così nero e buio nel sociale dell’aeroporto della piana, un vuoto  generale in cui si dibattono solo parole al vento e promesse scritte sulla sabbia, non esistono programmi, dati operativi e sistemazione dei lavoratori stagionali, ne la soluzione economica di quel famoso contratto integrativo, di cui si parla in continuazione ma poi si accettano,vergognosamente,  rinvii e silenzi, silenzi e rinvii.

L’aeroporto della piana è un bene collettivo che non può qualificarsi come  la palestra personale di personaggi che credono di essere gli “unti” e gli “eletti”  del tempo. Le voci che giungono fanno invece pensare  che quella struttura sia divenuta la scena di pochi  detentori di corposi incarichi. Circola anche la voce di altre assunzioni non concordate, senza aver prima sistemato definitivamente i circa 80 stagionali che attendono la chiusura della loro odissea.

All’ amico Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia,(comune socio di maggioranza relativa della SACAL) e alla sua giunta, lanciamo quel grido di protesta e contestazione di cui più volte abbiamo aperto lo spazio della contesa pubblica, lo facciamo come partito, come Movimento Sociale – Fiamma Tricolore, che non ha legami con nessuno, ma soltanto l’impegno di restituire, al popolo lametino, la sovranità sulla propria cultura, coscienza  e sui propri beni civici e sociali.

Gianfranco Turino e Pino DiCello

Segreteria cittadina Movimento Sociale – Fiamma Tricolore

 

Sezione Giorgio Almirante – Lamezia Terme

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