Referendum Costituzionale: ecco perchè votare No

La riforma Renzi - Boschi, approvata da un parlamento eletto con una legge elettorale dichiarata incostituzionale (il porcellum), si prefigge di semplificare la costituzione modificando 47 articoli con termini incomprensibili persino a docenti universitari ed a esperti di diritto, superare il bicameralismo perfetto e tagliare gli sprechi della politica traghettando così il Paese verso un presunto roseo futuro.
Niente di più falso! in quanto qualora vincesse il fronte del Si il Senato della Repubblica, considerata ormai un camera superflua , verrà trasformato in un dopolavoro di sindaci e consiglieri comunali, passando dagli attuali 320 senatori (315+5 a vita) a 100 di cui 95 eletti dalle Regioni (74 consiglieri e 21 sindaci) e 5 nominati dal Presidente della Repubblica.
In questo modo il popolo non potrà più eleggere i suoi rappresentanti, cosa che già succede nei consigli metropolitani, e ai neo senatori, che non rappresenteranno più la nazione ma l'Unione Europea e gli enti locali, sarà garantita l'immunità parlamentare, la doppia carica inoltre farà scemare l'attività produttiva del Senato.
Il bicameralismo perfetto (o paritario) non sarà superato ma trasformato in un bicameralismo confuso, o addirittura in un monocameralismo governato dal partito di maggioranza.
Ma uno dei punti più esaltati dai semplificatori è l'abolizione dell'articolo 99 della costituzione, ovvero la tanto decantata soppressione del Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) forse il punto più sottovalutato.
Il Cnel è un organo ausiliare che rappresenta il collegamento tra il mondo di produzione e il mondo del lavoro e il suo mantenimento non ha un costo così elevato da giustificarne la soppressione.
Per noi missini questa non è mai stata la Costituzione più bella del mondo, anzi in passato il Movimento Sociale Italiano è stato il primo partito, in Italia, a suggerire delle modifiche alla nostra legge fondamentale proponendo: l'elezione diretta del Presidente della Repubblica passando così a una forma di Repubblica presidenziale moderna, e a una forma di monocameralismo rappresentante il 50% delle forze politiche democraticamente elette e l'altro 50%rappresentate delle categorie delle forze produttive e del mondo del lavoro.
Votare NO il 4 dicembre è un ottimo motivo per bocciare questa riforma costituzionale che attenta alla nostra sovranità, già limitata da disposizioni e norme del nostro stesso ordinamento a favore di organizzazioni internazionali.

Alessandro Cilione
Commissario Regionale Gioventù della Fiamma Calabria

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