Torniamo a parlare di sanità, un settore che versa in condizione deficitaria in Calabria e, in
particolare, nella provincia cosentina.
E’ risaputo che in Calabria la sanità più che un diritto è un vero e proprio privilegio, che con quello che noi contribuenti paghiamo di ticket avremmo diritto a letti d’oro all’interno degli
ospedali, tuttavia non è così.
Nei giorni scorsi circa 3000 pazienti della provincia di Cosenza hanno ricevuto, tramite gli uffici recupero crediti ticket, delle richieste di riscossione per prestazioni sanitarie gratuite
avute nel 2012, perchè ritenuti inidonei a tale beneficio cinque anni dopo. Alcune somme sono molto esose e costringono i cittadini al pagamento della somma a rate mentre i più fortunati, che
riescono a comprovare la veridicità dell'esecuzione, possono rivolgersi all'Agenzia dell'Entrate per farsi annullare l'indebito recupero. Siamo sicuri che questo increscioso e tardivo
provvedimento poteva evitarsi se fossero state vagliate le situazioni reddituali dei beneficiari delle esenzioni ticket, il che a nostro avviso altri non è che un danno burocratico a
carico del cittadino esente per reddito. E’giusto che i furbi siano puniti... ma solo quelli.
Vincenzo Caravona
Portavoce Provinciale
Movimento Sociale - Fiamma Tricolore Cosenza
Scrivi commento