74 anni fa veniva ucciso a tradimento uno dei più eroici Italiani mai esistiti: Ettore Muti.

Egli fu il soldato più decorato della Storia d'Italia: ravennate di origine, formidabile espressione del ribollente sangue Romagnolo, educato da sempre ai valori dell'amor di Patria, dell'Onore e dell'Eroismo, la prima Medaglia d'Oro gli viene conferita quando, ancora minorenne, volontario nei reparti d'assalto, gli Arditi, durante la Grande Guerra sopravvive con altri 22 camerati a numerosi assalti austriaci per mantenere una posizione (di 800 che erano partiti). Legionario Fiumano sotto il comando di D'Annunzio, viene definito dal Poeta "l’espressione del valore sovrumano, un impeto senza peso, un’offerta senza misura, un pugno d’incenso sulla brace, l’aroma di un’anima pura". Squadrista, partecipa alla Marcia su Roma. Durante il Ventennio, Ettore arriva a ricoprire, per un periodo, la carica di Segretario Generale del PNF, distinguendosi per incorruttibilità e grande moralità. Ma è l'Arma Aerea ad affascinare Muti più di ogni altra cosa. Partecipa alla Guerra d'Etiopia come membro della Squadriglia da bombardamento "La Disperata" insieme al Conte Ciano e a Pavolini, suoi grandi amici, e alla Guerra Civile Spagnola, sempre come aviatore valentissimo. Tra i due conflitti viene decorato di una seconda Medaglia d'Oro e di 10 Medaglie d'Argento. Per un periodo è Comandante della Milizia Portuaria a Trieste. Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale guadagnando medaglie su medaglie tra Cavalierati, Croci di Guerra, una Medaglia di Bronzo e varie decorazioni tedesche e spagnole. Vera incarnazione dell'Uomo d'Azione d'annunziano prima e Fascista poi, continua a distinguersi in arditissime azioni aeree e a bacchettare gli altri gerarchi che preferiscono accumulare poteri e ricchezze. Dopo il 25 Luglio 1943 e il colpo di Stato badogliano è forse l'unico che può ancora girare per Roma in divisa senza essere aggredito dagli "eroici antifascisti dell'ultimo minuto", grazie al rispetto che si è guadagnato da parte della popolazione. Badoglio, temendo forse che i Fascisti rimasti fedeli al Duce potessero vedere in Muti una guida forte per recuperare il potere, lo fa assassinare con un colpo alla nuca nella Pineta di Fregene. In suo onore, durante la RSI vennero create la Legione Autonoma Mobile Ettore Muti, operante a Milano e la Brigata Nera Mobile "Ettore Muti", oltre a numerose squadre d'azione.

 

ONORE A UNO DEGLI ULTIMI SUPERUOMINI! ONORE AL CAMERATA MUTI! PRESENTE!!!

 

Lorenzo Daniele