L’estate dei fuochi non fatui

Che non si tratti di incendi da auto-combustione ne siamo tutti certi ma lo scempio distruttivo dei fuochi in questa torrida estate del 2017 non ha precedenti nella storia della provincia cosentina. L’elenco delle zone investite dal malefico fuoco e’ vasto e comprende sia centri abitati che hanno messo in pericolo di vita i cittadini cagionandogli esosi danni economici, sia tratti boschivi e nella specificità il Parco della Sila ripetutamente violentato dagli incendi. I Vigili del fuoco a corto sia di uomini che di mezzi hanno fatto l’impossibile nel limite delle loro risorse per placare l’inverosimile distruzione, e’ tuttavia mancato in parte il supporto delle Associazioni  di protezione civile spesso in male arnese e degli enti preposti per un’adeguato e pronto aiuto durante gli incendi, spesso e stoicamente gli stessi abitanti dei luoghi interessati hanno difeso come meglio potevano il loro territorio in via di devastazione. Convergiamo tuttavia con le dichiarazioni del Direttore della Protezione Civile calabrese Dottor Carlo Tansi quando testualmente afferma: ”Il Parco della Sila negli ultimi giorni e’ stato oggetto di una serie di attacchi criminali ben organizzati, con punti di innesco posizionati scientemente lungo le strade principali, ad anello intorno al parco, con l’intento chiaro di arrecare danno“. Quale Movimento Sociale-Fiamma Tricolore non possiamo che invitare con solerzia ed anche sperare com’è giusto che sia che il Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio ed il Presidente della Provincia di Cosenza, Dott. Franco Iacucci prendano coscienza della gravita’ della situazione e richiedano lo Stato di calamita’ naturale…e’ una speranza lecita o no? 

 

                MOVIMENTO SOCIALE-FIAMMA TRICOLORE FEDERAZIONE DI COSENZA