UGL Trasporto Aereo: GH la Figliastra

Vista la caotica situazione esistente sull’aeroporto di Lamezia e di conseguenza su tutto il settore regionale, è di vitale importanza  analizzare, con precisione, la fantomatica scatola cinese che risponde al nome di GH, da noi sottotitolata SACAL Due, dall’immagine di una cassa di compensazione in cui si sta consumando l’ultimo ossigeno di bilancio, avendo preso il via già in rosso. E’ drammatico dover  riaprire oggi, con l’attuale vertice societario, la realtà di un opera che a nostro avviso, continuiamo a ribadirlo, non ha un passato, ne un futuro, mentre continua a stiracchiare il presente alla ricerca di se stessa  nella speranza di poter sorgere dalle sabbie del nulla come un “araba fenice”. Dal 2016, definiamo questa appendice come una totale anomalia, mai veramente in linea con le regole dell’ENAC e in rapporto con le indicazioni UE. La scelta,ci si conceda la licenza dialettica, è stata quella  di travasare parte del passivo dalla casa madre, SACAL, alla casetta figliastra GH, in  una operazione su cui, facendo l’anatomia dei fatti, ne viene fuori  qualche cosa di indescrivibile per la quale sarebbe strettamente necessario un deciso colpo di bisturi, infatti è partita con un capitale sociale di un milione di euro, dopo circa sei mesi i suoi conti erano in rosso con un disavanzo di circa ottocento mila euro.  Del resto, se non andiamo errati, era l’ultimo grido di un presidente  defenestrato  e sotto inchiesta,circondato da avvisi di garanzia assieme a molti dei suoi seguaci,  per svariate situazioni di cui tutti sono a conoscenza. Un contenitore che ha avuto,tra l’altro, l’applauso del presidente della provincia e di alcuni sindacati sedotti dal miraggio di un nuovo, senza comprendere appieno la completa  numericità delle cose. Alla GH sono approdati, trasferiti d’ufficio, circa 130 persone, che a fronte delle perplessità da noi espresse, come organismo sindacale, è stata garantita la stabilità occupazionale anche in caso di un “ribaltone aziendale” con la chiusura della SACAL Due. Promessa e impegno fatte da un personaggio inquisito, oggi inesistente,ciò ci crea un urticante sospetto che queste 130, circa, figure in cerca di se stessi,alla fine del percorso e in caso di sparizione della GH, saranno, con ogni probabilità, in mezzo ad una strada, un tragico finale che andrebbe a cadere sulle spalle di gente la cui capacità e professionalità non può essere messa in dubbio.  La nostra struttura ha sempre chiesto , a gran voce, di mettere da parte il progetto, per  riprenderlo successivamente e in tempi migliori, andandone a ridiscutere finalità, formazione e continuità, ma siamo rimasti inascoltati e, come dice un proverbio “NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE”. Ci rifacciamo inoltre, quale esempio calzante, alla contrarietà e diffidenza del Presidente verso la GH  per una  situazione, esclusivamente di  prevalenza in comando, portata allo scontro con il responsabile della mini-società, tanto da  annullarne la presenza per la caduta e commissariamento del comune di Lamezia del quale era il  rappresentante, subito dopo il presidente  ha cambiato radicalmente pensiero e parole,   la GH è diventata una sua creatura fino a considerarla il fiore all’occhiello del mandato  aeroportuale. E’ lampante come la modifica dei concetti è solo dovuta agli umori personali, ovviamente distanti da quella realtà strutturale e di settore  che, al contrario, dovrebbe essere la base per la gestione del sistema aeroportuale effettuata al meglio delle conoscenze. Il momento creatosi ci meraviglia e ci crea un risvolto negativo l’assistere, tra gli altri fatti, al continuo ricorso, da parte della società unica, a chiamate di lavoratori con l’interinale della  Tempor (chi è e da chi è diretta, è un mistero) pur avendo, sulla somma di tre aeroporti, circa 445 dipendenti. Inoltre, consentiteci la domanda,Che fine faranno gli stagionali? Ci si scusi ancora per la continua insistenza, sarebbe stato il caso di farli transitare a contratto indeterminato invece di proseguire con soluzioni pasticciate capaci solo di creare dubbi sulle scelte. La SACAL SpA, con la figliastra  GH, dovrebbe cominciare a capire e far capire al pubblico cosa vuole realmente fare, invece di disegnare chiamate strane, bandi di concorso e tenere immobilizzato il settore da più di un anno senza aver risolto neppure il più piccolo dei temi esistenti. Concludiamo invitando le alte sfere a farci sapere il loro pensiero al futuro su come far sviluppare la Calabria Aerea.

 

Riteniamo  giusto regalarvi un consiglio totalmente gratuito;  forse è il caso di rivedere i vertici SACAL in ogni suo aspetto,  lasciando ad altri il testimonio di continuità, possibilmente  a dei tecnici di settore, invece di continuare a tentare  rattoppi con nomine e inserimenti.

 

UGL TA CALABRIA

 

La Segreteria Provinciale – La segreteria Regionale